Anno di Realizzazione:
2000
Dimensioni:
100×120 cm
Tecnica:
Olio su tela
Luogo di conservazione:
Collezione privata
Descrizione:
In questo dipinto evocativo, la mitologica scena della liberazione di Andromeda si svolge con drammatica intensità. La giovane principessa, legata a una roccia come sacrificio al mostro marino, rappresenta la fragilità e l’innocenza umana di fronte al destino. La sua pelle luminosa contrasta con le ombre che avvolgono la creatura sottostante, un drago marino dalle molte teste, simbolo delle paure e delle forze incontrollabili della natura.
A destra, il cavaliere Perseo emerge con eroismo, cavalcando il destriero alato Pegaso. Stringe tra le mani la testa della Medusa, un’arma terribile e magica che pietrifica tutto ciò che incontra. Il suo sguardo determinato e il movimento dinamico del cavallo alato suggeriscono l’urgenza e la forza necessarie per sconfiggere il male.
Le tonalità del cielo, turbolente e infuocate, amplificano il senso di tensione e liberazione imminente. Il drappeggio rosso che copre parzialmente Andromeda richiama il sangue, il sacrificio, ma anche la speranza, mentre la sua posa suggerisce una bellezza classica, vulnerabile ma divina.